Gualchiere di Remole
Restauro delle architetture e del sistema idraulico- riattivazione funzionale e valorizzazione ambientale
“I fiumi lo sanno: non c'è fretta. Ci arriveremo un giorno.”
ALAN ALEXANDER MILNE
Le Gualchiere di remole sono classificate dal Codice dei Beni Culturali quali edifici matrice dell'identità storico-cilturale.
Riferimento simbolico e visuale del sistema insediativo, il complesso è composto da due nuclei architettonici che delimitano un piazzale e dal sistema di gore e chiuse, funzionali all'energia idraulica un tempo necessaria al funzionamento dell'opificiio.
The Fullers of Remole, Gualchiere di Remole, are classified by the Code of Cultural Heritage and Landscape as MATRIX BUILDINGS OF HISTORICAL-CULTURAL IDENTITY.
Symbolic and visual reference of the settlement system, the complex is composed of two architectural nuclei that delimit a square and the system of millponds and sluices functional to hydraulic energy once necessary for the operation of the factory.
Valore dell'intervento: € 18.500.000,00
Value of intervention: € 18.500.000,00
Durata dei lavori: 1000 giorni
Duration of works: 1000 days
Tipologia intervento: il Comune di Firenze ha approvato uno studio di fattibilità per la riqualificazione e valorizzazione delle Gualchiere; la valorizzazione prevede cinque grandi ambiti:
1) TECNOLOGIA - TRA TRADIZIONE ED INNOVAZIONE
2) AGRICOLTURA E TERRITORIO - L'ECCELLENZA TOSCANA IN TERRA FIORENTINA
3) ENERGIA - IL PRIMO "PRODOTTO" DI REMOLE
4) TURISMO - SOSTENIBILE E ALTERNATIVO
5) PARCO METROPOLITANO DELL'ARNO - LA "PORTA" A FIRENZE SULL'ARNO
Riveste un ruolo fondamentale il tema Ambiente e Cultura (monitoraggio del fiume- territorio e attività scolastiche). Il Borgo sarà pulsante di vita, con botteghe artigiane legate alla peculiarità del luogo,la taverna come luogo di socialità e incontri, sopratutto sarà preminente il ruolo della didattica( la scuolina dei vecchi mestieri) nell'intento di generare IL BORGO DEI SAPERI, senza alcuna amnesia del passato e con lo sguardo rivolto al futuro.
Type of intervention: the Municipality of Florencehas approved a feasibility study for the redevelopment and enhancement; the enhancement includes five major areas:
1) TECHNOLOGY - between tradition and innovation
2) AGRICULTURE AND TERRITORY - Tuscan excellence in the florentine land
3) ENERGY - Remole's first product
4) TOURISM - Sustainable and alternative
5) METROPOLITAN PARK OF THE ARNO - The "door" to Florence on the Arno
The environment and culture theme plays a fundamental role (river monitoring-territory - school activities). The village will be pulsating with life, with artisan shops linked to the peculiarity of the place., the tavern as a place for socializing and above all the role of didactics will be prominent (the scool of old crafts), in order to generate the village of knowledge , without any past amnesia with an eye to the future.
Attrattività: alta
Attractiveness: high.
Notizie storico-artistiche: la costruzione dell’opificio iniziò nel 1326 per la gualca tura della lana da parte della famiglia Albizi. Nel 1885 c’è una risistemazione dei locali e la ricostruzione della volta ad una altezza maggiore per evitare l’inondazione delle macine durante le piene, inoltre vengono riconvertiti alcuni mulini alla macinazione del grano e ne vengono costruiti di nuovi. Nel 1914 viene demolita l’ultima gualchiera e cessa definitivamente l’attività di gualca tura.; quattro anni più tardi il comune di Firenze acquista Le Gualchiere prevedendo la trasformazione dell’impianto per lo sfruttamento dell’energia idraulica in impianto per la produzione di energia elettrica, ma il progetto non verrà mai realizzato. Ancora nel 1998 l’arch. Piero Bottai progetta un Piano di recupero delle Gualchiere di Remole e del territorio del fiume Arno, piano che non verrà mai adottato.
Historical-artistic information: the construction of the factory began in 1326 for the wool fulling by the Albizi family. In 1885 there was a rearrangement of the premises and the reconstruction of the vault at a higher height to avoid the flooding of the millstones during the floods, in addition some mills were converted to grind the wheat and new ones were built. In 1914 the last fuller was demolished and the fulling activity definitively ceased. Four years later, the